Le case
costruite oggi usano circa la metà dell’energia rispetto a quelle
realizzate all’inizio degli anni ’70. L’uso razionale
dell’energia è una delle quattro priorità stabilite dal 6° Piano
d’azione ambientale della UE per il periodo 2001/2010. Spesso,
impianti sofisticati che richiedono elevati costi di installazione e
molta manutenzione possono essere rimpiazzati con diverse soluzioni
semplici e pratiche.
Eccone
alcuni esempi:
- Approccio bioclimatico: si basa sulle scelte relative alla forma dell’edificio, al sito e all’orientamento. I volumi devono essere compatti, facendo in modo di limitare la circolazione interna e la superficie di facciata, limitando in questo modo la dispersione del calore. Un edificio bioclimatico è generalmente caratterizzato da una facciata opaca rivolta a nord e zone ampiamente vetrate sul lato esposto a sud.
- Comfort estivo: per ottenere temperature confortevoli anche in estate, mantenendo sufficienti livelli di illuminazione naturale, è possibile controllare e modulare la luce solare incidente grazie alle sporgenze dei tetti, o per mezzo di altri sistemi di ombreggiamento fissi o mobili.
- I ponti termici: la discontinuità di isolamento può essere considerato uno dei maggiori punti deboli di un edificio. Alcuni accorgimenti in fase progettuale possono limitare notevolmente le perdite di calore. Esempi sono: la compattezza dello spazio da riscaldare, l’isolamento esterno degli elementi massicci e un accurato disegno delle connessioni tra pareti, solai e coperture.
- Facciate a doppia pelle: l’utilizzo di questa tipologia di facciata è in forte aumento in molti paesi europei soprattutto nella progettazione di edifici per il settore terziario.
Creare una doppia pelle sulle facciate esposte a sud, fa sì che questa agisca come collettore solare passivo. A seconda dell’altezza dell’edificio e del sistema adottato, la lama d’aria può essere a tutt’altezza oppure suddivisa tra i vari piani.
Le facciate ventilate a doppia pelle forniscono un efficace isolamento termico e permettono una notevole riduzione dei consumi in termini di riscaldamento e condizionamento.
Se siete interessati all’argomento e vi servono alcuni esempi di architettura sostenibile posso fornirvene un elenco o consigliarvi un po’ di bibliografia!
ArchiVale
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