Si è spenta
all'età di 84 anni nella sua casa milanese, nel quartiere del
design Brera, “la signora dell’architettura”, Gae Aulenti,
designer di fama internazionale.Con le sue
opere, tra le più famose il progetto della Gare d’Orsay, a Parigi,
realizzato negli anni ’80, ha segnato la storia dell’architettura.
La sua
formazione avviene nella Milano degli anni ’50, nel periodo in cui
l’architettura italiana è impegnata al recupero dei valori del
passato e dell’esistente costruito. Proprio in quegli anni nasce
una nuova corrente, il Neoliberty. Gae Aulenti
parteciperà negli anni ’80 all'allestimento del Museo Nazionale
d’Arte Moderna del Centre Georges Pompidou di Parigi e alla
ristrutturazione di Palazzo Grassi, a Venezia. Disse
durante un’intervista, che «L’architetto
deve saper leggere il contesto perché molto spesso le radici sono
nascoste e sotterranee. Il saperle riconoscere e farle apparire è il
grande lavoro di rilettura storica di un luogo». Gae
Aulenti riteneva inoltre che l’architettura passasse per 4 fasi:
«Analitica, sintetica, estetica e anche profetica. Nasce dal
terreno, dall'analisi del luogo quindi si costruisce appunto a
partire dal contesto e dalla sintesi di ciò che dal contesto
emerge», ma deve anche «dare indicazioni che possono valere per gli
altri, che devono servire agli altri per apprendere altre cose, come
una specie di insegnamento di volontà positiva. L’architettura
deve lasciare un segno, un messaggio».
E
Lei, questo messaggio è riuscita a lasciarlo…
ArchiVale
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